Il Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica (detto anche PAE) è stato pubblicato qualche giorni fa.
Per la precisione , il 23/02/2018 la Gazzetta riportava il decreto dell’11 dicembre 2017 con l’Approvazione del «Piano d’azione nazionale per l’efficienza energetica – PAEE 2017».
Questo PAEE arriva da lontano! Facciamo un po’ di storia.
Energy manager: legge N. 10/91
Era il lontano 1991 e in Italia fu introdotto una nuova figura: l’energy manager.
In pratica, iltecnico responsabile per l’uso delle risorse energetiche all’interno delle aziende.
Per alcune aziende (con 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio per il settore industriale oppure a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio per tutti gli altri settori) da allora c’èl’obbligo di nominare e comunicare alla FIRE una persona responsabile di tutti glia adempimenti relativi ai consumi energetici.
Col senno del poi, un primo passo molto importante verso una gestione consapevole delle fonti energetiche.
Competitività e posti di lavoro: la direttiva 2012/27/UE e il Decreto Legislativo 4 Luglio 2014
La direttiva 2012/27/UE introduceva dei concetti fondamentali; in particolare, richiedeva di
- Ridurre le emissioni di gas serra
- Equilibrare l’utilizzo delle fonti energetiche primarie
Ma non solo.
Dava molta enfasi al concetto di competitività aziendale
Secondo la direttiva, una efficiente gestione dell’energia è un modo “relativamente” semplice di aumentare la competitività delle aziende e di salvaguardare l’occupazione .
Io mi ricordo che, dopo aver letto quella direttiva, sono andato a guardarmi il bilancio della mia azienda.
Ora, Elteco NON è una azienda energivora …ma comunque vedere sullo schermo della calcolatrice quanto il costo energia erodesse di fatto l’utile aziendale, mi ha fatto un po’ girare la testa.
Naturalmente, ogni realtà è a se stante ….
Non è importante sapere se l’incidenza sul proprio valore di produzione del costo energetico è il 2% o il 10%…. se poi questo numero non viene analizzato e interpretato e “soprattutto” monitorato. Ecco che per questo arriva in aiuto la UNI CEI EN ISO 50001
UNI CEI EN ISO 50001: una norma volontaria richiamata dalla legislazione
La norma internazione per il Sistema di gestione dell’energia ha come scopo quello di contribuire
- A ridurre i consumi energetici,
- ad abbassare i costi e di abbassare i costi,
- ad aumentando il margine lordo operativo aziendale (MOL) e la redditività
- ad aumentando il vantaggio competitivo.
Riassumendo, allo stato attuale abbiamo:
- legge N. 10/91
- la direttiva 2012/27/UE e il Decreto Legislativo 4 Luglio 2014
- la UNI CEI EN ISO 50001
e (in questi giorni) anche Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica. E quindi?
Torniamo alla domanda iniziale. Cosa c’entra il risparmio energetico con le automazioni industriali?
Come un cruscotto energetico ha reso tutti felici e contenti
Ecco. Mentre leggevo il PAEE mi è venuto in mente un cliente con il quale abbiamo lavorato recentemente.
Il cliente , una azienda di produzione di accessori legati al mondo tessile, ci chiedeva “una mano” per poter “scovare “ le inefficienze
“Siamo convinti – mi diceva il direttore di stabilimento – siamo convinti che “da qualche parte” abbiamo delle grandissimi buchi che si bevono letteralmente l’elettricità”
Solo che…. Avevano una parziale idea del dove c’erano queste grandi inefficienze energetiche ma non sapevanoin che misura. Ma c’erano.
Forse attribuibili ad alcune macchine da revampare ? Forse.
O a un impianto progettato per addizioni successive? Non sapevano.
Fatto sta che i costi energetici erano decisamente fuori controllo.
Cosa ci chiedevano?
Ci chiedevano un sistema per poter “stanare” i buchi neri energetici e poi fare una azione correttiva . Praticamente un sistema che facesse come un cane da fiuto!
Cosa abbiamo fatto.
Abbiamo collegato e connesso i contatori presenti in produzione a una piattaforma progettata per:
- misurare i consumi in tempo reale,
- registrarli su database relazionali SQ SERVER
- ed analizzare i principali EnKPI (Energy Key Performance Indicators)
Questo era già un forte passaggio in avanti!
In effetti già con questa piattaforma avevamo stanato i principali bevitori di energia.
In questo modo, in azienda avevano già potuto affrontare e approntare le prime azioni correttive e vederne i risultati sul breve periodo.
Ma non bastava!
Abbiamo creato il Cruscotto Energetico
Cosa è il cruscotto energetico?
E’ un cruscotto grafico che rappresenta sotto forma di grafici e indicatori i dati raccolti in relazione ai consumi energetici. Questo cruscotto è studiato per essere facilmente interpretabile e gestibile e permette agli operatori (a diverso livello ) di intervenire, grazie alle funzionalità di gestione e di comando.
Praticamente un vero e proprio supervisione dedicato al controllo dei consumi energetici.
Ad esempio, abbiamo introdotto delle soglie d’allarme oltre al quale viene inviata una notifica di urgenza al pers
onale in turno reperibile: e questo automaticamente.
Quindi, ad esempio, si è potuto diminuire il costo degli straordinari della forza lavoro.
Non solo: attraverso una ulteriore connessione con il gestionale, l’ufficio controllo e pianificazione poteva gestire al meglio i costi relativi alla forza motrice della azienda.
I risultati
Quindi:
- un direttore di stabilimento contento: aveva “stanato” tutti i punti deboli dell’azienda a livello di costi energetici.
- un responsabile di produzione soddisfatto: assieme al direttore, aveva attuato le relative azioni correttive, sapendo A PRIORI quanto avrebbero risparmiato.
Nel caso specifico, entrambi avevano potuto dimostrare che il costo del revamping di una delle macchine responsabili si ripagava in meno di 18 mesi considerando anche solo il risparmio energetico ottenuto - Un ufficio controllo di gestione soddisfatto: finalmente i dati relativi all’energia erano sotto controllo e poteva prendere le giuste decisioni (assieme all’ufficio acquisti)
- Capoturno e ufficio personale tranquilli: la notifica degli allarmi era automatica e senza qui pro quo.