Modernizzare senza “buttare”: ecco in una unica frase cosa significa fare revamping nel mondo 4.0.
Nella recente ricerca di Ucimu-Sistemi Per Produrre è stato rilevato che l’età media degli impianti industriali in Italia è aumentata: da una età media di 12 anni e 8 mesi del 2014 siamo passati ai 14 anni e 5 mesi del 2019.
Praticamente, il parco macchine dell’industria italiana è invecchiato di un anno e mezzo.
Questo, nonostante gli incentivi che il Piano Transizione mette a disposizione spingano verso una sostituzione degli impianti.
Aumento dell’età media delle macchine e Piano industria 4.0
Sempre in tema di realismo, mi preme sottolineare l’importanza delle misure a supporto del revamping dei macchinari: le aziende hanno dimostrato che le macchine vecchie raramente si buttano via. Si acquista una nuova macchina per una nuova linea, ma la vecchia si sistema e si porta avanti. Esattamente come per le autovetture, di questi dati va tenuto conto, magari pensando a misure più incisive per chi decide di trasformare, in chiave 4.0 e sostenibile, i vecchi macchinari.
Ecco, in estrema sintesi: le motivazioni: nonostante la necessità e la voglia di degli imprenditori italiani (soprattutto nelle PMI) di digitalizzare, di entrare nel mondo delle entreprise data-driven davanti a una macchina che – nonostante tutto ! – fa il suo lavoro, la si “mette a posto”.
“Mettere a posto” un macchinario 4.0: perchè
Tipica situazione in una PMI italiana: macchina di vecchia generazione, che “fa il suo lavoro”, a cui gli operai sono abituati, e che bene o male ha ancora una sua valenza nel panorama competitivo dell’azienda.
Però….
mangiano energia come non ci fosse un domani (ed è difficile capire perchè!)
non danno, né ricevono dati da altre macchine, men che mai dal sistema gestionale aziendale ( o peggio dai molteplici sistemi). Tutto questo si fa ancora a mano: inserimento ricette, gestione degli allarmi, invio della programmazione..
Quando hai a che fare con un macchinario ancora performante, che vuoi tenere, il revamping è un modo per renderlo efficiente, digitale, interconnesso.
Riuscire a integrare una macchina datata con funzionalità da IOT significa infatti:
recuperare efficienza, senza i costi di una nuova macchina
non avere costi di implementazione e di formazione su nuovi sistemi
andare a operare su un ecosistema (uomo/macchina/software) già rodato
avere una macchina che riduce al minimo l’errore umano, errore che è normale quando l’intervento manuale
avere un tassello completato verso l’azienda data driven
avere una machcina che finalmente si parla con le altre macchine, con i device interni, e con i sistemi aziendali