Il revamping 4.0, lo sappiamo dal 2017, ha dato tante, tantissime “preoccupazioni”. Addirittura, inizialmente, non si capiva “bene ” se fosse o meno compreso nell’industria 4.0.
Con il nuovo Piano transizione, altri dubbi si sono aggiunti.
Ecco perchè Marco Calabrò (MISE) ha partecipato a un incontro con le imprese organizzato da “Federmacchine” e “Anima” a molte domande relative a interpretazioni, incertezze e casi specifici relativo all’Industria 4.0 /Piano Transizione 4.0.
Quali sono stati gli approfondimenti sul revamping 4.0? Eccoli.
N. 1
- Revamping: è necessario che il bene che si acquista trasformi una macchina non 4.0 in una macchina 4.0 o vale anche un ammodernamento di una macchina già 4.0? E in tal caso vale anche l’ammodernamento di componenti e sistemi meramente meccanici (es. aumento scaffalature magazzini)?
R: Il revamping è stato pensato immaginando la trasformazione di un bene non 4.0 in un bene 4.0. Il Ministero sta riflettendo se si possa mutare l’interpretazione. Sul punto ci sarà una circolare o una faq.
N. 2
- Si dice che un bene “revampato” debba avere una componente nuova per renderlo 4.0: qual è il bilanciamento tra i due componenti, se esiste un criterio?
R: Anche su questo tema ci esprimeremo a breve.
Le domande poste e le risposte che ha dato Calabrò secondo me sono un indicatore fortissimo dell’interesse sui temi del revamping 4.0
Sempre più aziende vedono nel revamping un modo per acquisire efficienza , migliorare la produzione, l’interconnessione, la comunicazione all’interno e all’esterno dell’azienda.
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PS: Approfondisci anche le altre risposte su : https://www.innovationpost.it/2021/02/10/nuovo-piano-transizione-4-0-ecco-i-chiarimenti-del-ministero-ai-dubbi-delle-imprese/