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OEE: quattro+uno per evitare di fallire

Qualche giorno fa ho letto una famosa frase di Dan Ariely  e l’ho trovata molto vera.
Ho pensato: è la stessa cosa con l’OEE!
L’OEE (Overall Equipment Effectiveness ) è forse  una delle sigle più conosciute nei reparti di produzione.
Parafrasando Dan Arley, di OEE tutti ne parlano, tutti dicono che l’hanno fatto, e quindi tutti quanto è stato bello e facile farlo.

Quindi che aspettate? Basta cercare un fornitore, mettere su qualche software….
Oggi faccio un po’ il grillo parlante.
E lo faccio con le frasi che ho sentito quando ho implementato sistemi OEE.

“Un OEE? Alla fine che ci vuole? Basta cercare il sistema software più adeguato. Lei – rivolto a me,- mi faccia una selezione dei software più adeguati alla nostra  fabbrica, mi faccia un progetto e me lo metta su. Detto fatto!”

Magari fosse così!
Invece,  così è l’anticamera dell’insuccesso.

Un progetto per l’attuazione di un sistema OEE in fabbrica significa mettere in moto anche le persone che ci lavorano.

E’ sicuramente un progetto tecnologico ma l’apporto delle persone  è fondamentale.
Ho sentito imprenditori dire “Ma che vuoi che ne capiscano questi qua, che è già tanto che sappiano utilizzare un mouse. Mettimi su un sistema che faccia tutto da solo”  .
No, non funziona.  Alla fine diventerà solo un “costoso” sistema di rilevazione.  Se abbiamo un fermo macchina d’emergenza per 102 secondi, solo l’operatore può indicare il perché ha ritenuto adeguato premere lo stop di emergenza!

Prima di tutto fammi ridurre gli sprechi “ diventa“ Fammi avere tutti gli allarmi che scattano sul mio tablet …ma proprio tutti eh.”

Quando si passa dall’obiettivo dell’OEE (ridurre gli sprechi, aumentare il ROI, , dare uno strumento di decisione in produzione, avere la situazione in real time) alle “caratteristiche” del prodotto ci giochiamo il progetto alla roulette russa con  il rischio di avere un bellissimo sistema con tanti grafici  ma zero risultati.

“Lo voglio operativo subito. “

Allora ci saranno delusioni. Tante.
Le soluzioni di OEE possono essere installate subito (dopo ovviamente  una adeguata analisi) ma servirà sempre  tempo per affinare e migliorare.
Anche perché è  lavorando che si capiscono le potenzialità di un sistema OEE e come può aiutarci a lavorare meglio.

“ E adesso voglio proprio vedere se lavorano come dico io”

E’ un desiderio lecito:  un imprenditore o un responsabile produzione deve assicurarsi della qualità del lavoro svolto in fabbrica (altrimenti il suo stipendio è a rischio) .
Ma attenzione: se è questa la motivazione con cui implementiamo il progetto OEE   gli operatori –ad esempio –  non inseriranno correttamente i dati. Quindi i responsabili non si fideranno dei dati artefatti. E allora, a cosa lo avete messo a fare un sistema OEE?

 

“Ma allora  perché dovrei impegnare soldi e denaro e risorse umane, convincere i miei operai, addestrarli,  avere pazienza e aspettare magari mesi per i primi risultati? Ma perché dovrei  mettere su un sistema OEE?”

Perché i vantaggi di conoscere e gestire il proprio OEM nei reparti di produzione sono alti.

  • ROI più elevato e maggior competitività: La prima cosa che una azienda vuole quando  spende decine di migliaia di euro in automazione e macchinari è rientrare dell’investimento il prima possibile. Lo vogliamo  tutti! L’OEE aiuta giorno per giorno a capire quanto l’obiettivo si sta raggiungendo.
  • Ottenere migliori prestazioni dalle macchine. Un buon sistema OEE fa rilevare anche problemi “nascosti” . Un esempio? Le micro fermate.
  • Aumento della qualità dei prodotti. Un sistema OEE abbinato a sistemi di tracciabilità individua immediatamente il problema alla fonte e lo analizza in tempi reali .
  • Facilita il lavoro degli operatori e permette di decidere loro meglio e più in fretta. Quindi, controlla e fa controllare da loro stessi la qualità del loro lavoro)
denise valerio

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