Gli effetti positivi del Piano industria 4.0 sono conclusi?
A questa domanda, emersa durante il recente convegno della UCIMU per discutere del decreto Crescita (e non solo), Marco Calabrò, dirigente del MISE, ha risposto con l’indicazione delle nuove direttrici per un nuovo piano industria 4.0 ( o meglio , piano Impresa 4.0): un piano che andando oltre l’investimento immediato sia un piano di innovazione strategico e di lungo periodo.
I sei punti
1 e 2 – Un piano più a misura di PMI e di lungo periodo
Nel 2017 e 2018 chi ha utilizzato gli strumenti dell’iper ammortamento e del super ammortamento sono state soprattutto le medie e grandi aziende. Per rendere più agevole l’utilizzo anche alle aziende più piccole, già quest’anno il piano prevede una maggiore convenienza all’utilizzo dei due strumentini fino a un massimo di 3,5 milioni di euro.
Molto però è da fare, secondo Marco Calabrò, per poter dire che il Piano Industria 4.0 sia davvero a misura di PMI!
Inoltre occorre superare il limite delle agevolazioni “anno per anno” e iniziare a pensare a un piano con un respiro di lungo periodo è fondamentale per una riforma adeguata.
3 – Combattere gli abusi
Già dai primi controlli sono emersi abusi relativi a iperammortamento e superammortamento . Vero è, come sottolinea lo stesso Calabrò, che la complessità della legislazione , assieme a una certa vaghezza nella interpretazione, ha determinato e favorito spesso gli abusi.
(Ecco il perchè noi consigliamo sempre sempre una perizia anche preventiva! Altre volte, invece, è possibile che si sia dato ascolto a pessimi consigli da parte di fornitori poco corretti o poco informati. Leggi a questo proposito il nostro articolo sui fornitori da cartellino rosso. [N.d.A.]
4 e 5 – Partire dal progetto di innovazione dell’azienda, e non dalla agevolazione fiscale
Questo è il punto più importante della riforma del piano 4.0.
Lo abbiamo visto anche noi di Elteco in diverse aziende nostre clienti : industria 4.0 NON è una macchina, NON è un filo tirato. E’ un vero è proprio cambio organizzativo e culturale all’interno dell’azienda.
Altrimenti, il rischio è non solo di dare ascolto a fornitori poco corretti, ma che l’innovazione portata non serva quasi a nulla. Un caso è stata la macchina “predisposta per industria 4.0” ma che di 4.0 non aveva niente! [N.d.A.]
6 – Il credito
L’agevolazione non fa da sola: occorre comunque una liquidità che non tutte le aziende (soprattutto le PMI) sono in grado di avere.
Vedi l’intervista
PS; Per approfondire il tema , ti consiglio l’ottimo articolo di Franco Canna .
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