Un mese fa abbiamo – finalmente! – concluso un progetto: un importante – davvero importante! – revamping per una azienda di produzione veneta*.
Era un progetto che ci aveva fatto sudare settantasette camice!
Anche perché – niente da fare! – quella santa perizia pre-affidamento dei lavori non l’avevano voluta fare.
E a febbraio 2020 ecco finalmente arrivare la prova della verità: la perizia giurata.
(Paura!) (Paura!) (Paura!) (Paura!)
Ebbene si, solo la perizia dà:
La premessa è obbligo.
Prima di accettare il lavoro, quasi un anno prima, mi ero accertato che il lavoro fosse da 4.0 e avevo controllato personalmente tutti i punti del progetto.
E inoltre, come sempre, ho fatto la mia prova del nove: una domanda secca, che richiede solo un si o un no.
“Faresti questo investimento anche se l’iperammortamento ( ora si chiama credito d’imposta –nda-) fosse della metà? O addirittura non ci fosse?”
Se la risposta è si, ebbene, so che ho davanti una azienda fatta di persone con la testa sulle spalle!
In questo caso, il responsabile di produzione e il direttore di stabilimento mi avevano assicurato che si, magari non l’avrebbero fatto subito, ma che comunque quel benedetto impianto era da automatizzare al meglio. E soprattutto – da interconnettere con il loro gestionale.
Insomma, era un revamping che era davvero fare, con o senza iperammortamento 4.0.
Un lavoro che permetteva un effettivo aumento della produttività .
In tutto questo, l’interconnessione faceva la differenza.
Ora, avevamo (noi di Elteco e i collaboratori dell’azienda cliente) la coscienza pulita.
“Beh,– mi diceva il mio collaboratore mentre eravamo in autostrada – se non è questo un intervento da 4.0 non so cosa altro sia. L’ interconnessione risponde a ogni criterio di legge e di buona norma. Il collaudo è andato bene. I primi mesi di attività dell’impianto sono andati bene, anzi benissimo! Non abbiamo nulla da temere” concludeva.
E, in effetti, non abbiamo avuto nulla da temere… se non una minuziosa, attentissima, indagine che Sherlock Holmes scansati proprio.
Sia ben chiaro: non è la prima volta che assistiamo come parte in causa a una perizia post progetto di automazione per l’industria 4.0.
Ma questa volta è stato davvero impegnativo, ma anche di grande soddisfazione.
Tanto per fare un paragone scolastico.
Le perizie a cui abbiamo partecipato fino a questa erano semplici interrogazioni di fine quadrimestre.
Questa invece, era come essere all’esame di maturità: essere interrogato su tutto il programma degli ultimi 5 anni di scuola e sapere tutte le risposte – chi ha fatto gli esami di maturità prima del 2001 sa di cosa sto parlando!-
Cosa hanno controllato? Beh, praticamente TUTTO!
L’automazione da esaminare era legata all’impianto che avevamo riammodernato.
L’impianto è stato interconnesso al gestionale , secondo specifiche che avevamo stabilito, visto e rivisto assieme a 6 mani : io e i miei collaboratori, il responsabile di produzione, il responsabile IT e il tecnico del gestionale.
Prima di tutto, i periti hanno controllato FISICAMENTE il prodotto che stavano esaminando . Ossia, si sono accertati che fosse effettivamente il prodotto che vedevano a video. In pratica, hanno controllato che non fosse installata una versione “demo” che funzionava benissimo…
“Ah, sapesse cosa abbiamo visto in questi tre anni” ci ha detto uno dei quattro periti, davanti alla nostra sorpresa.
Hanno quindi verificato il numero dei pezzi da ottenere e il codice articolo, così come comandato dal gestionale.
A questo punto l’impianto ha generato il cambio articolo.
Il cambio articolo è il risultato di una perfetta sincronizzazione e interconnessione tra il gestionale e il supervisore dell’impianto: praticamente il supervisore interroga il gestionale e riporta a PLC i dati.
In questo modo, il PLC comanda l’attrezzaggio dell’impianto in modo autonomo.
Per ogni prodotto passato nell’impianto, i periti hanno controllato che TUTTE le informazioni generate fossero interconnesse con il gestionale. TUTTE!
In sostanza, uno dei periti controllava a schermo che effettivamente lo stato di avanzamento della produzione fosse
Alla fine hanno anche verificato che il risultato della lavorazione fosse perfettamente rispondente alla configurazione che il gestionale aveva richiesto inizialmente, con tanto di indicazione di scarti.
Per fare una ultima prova, i periti hanno stampato il bindello dal gestionale con il riassunto dei dati forniti dal sistema di interconnessione.
Finito qui? NO!
I periti hanno testato anche il nostro sistema di teleassistenza da remoto .
Finora, penserai , non è altro che una “normale” perizia. Magari un po’ più rigorosa del solito, ma nulla di straordinario.
Invece…invece c’è stato qualcosa in più. I periti hanno
Oggi è arrivato il risultato, assieme ai ringraziamenti del direttore di stabilimento dell’azienda . La perizia è andata molto bene.
L’esito, come avevamo già saputo informalmente, era positivo e i periti non hanno potuto far altro che complimentarsi per il lavoro fatto!
Che lezione si trae da tutto questo? E’ solo per rispondere a chi ti dirà “Ma si, che cosa vuoi che sia l’interconnessione!Basta un filo!”
Adesso, se non vuoi correre rischi durante la perizia post lavoro Industria 4.0 o (peggio) trovarti nei guai – pure penali – fra un paio d’anni, ai primi controlli… non affidarti al fuffarolo di turno: chiamaci ora.
*i dati dell’azienda cliente, così come il prodotto, la fase della produzione sottoposta a revamping e il settore, sono stati resi non riconoscibili, per proteggere il know how di Elteco e -soprattutto – del cliente. Ogni aspetto qui riportato è verificabile e reale.
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