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HMI: quali sono i parametri per un “High Performance HMI”?

HMI: basta all’arcobaleno

Qualche giorno fa ho riletto dei miei appunti su un convegno sull’industria 4.0. In un foglio ho scritto solamente  ” Basta all’arcobaleno nei HMI!”

Luccichii, lampeggianti,  colori che sembrano i pennarelli fosforescenti di mio nipote… Ho visto cose che voi umani… .

Negli HMI all’inizio era normale la sobrietà.  Anche a volerlo, col cavolo che si poteva fare di meglio, qualcosa di accettabile.
I clienti era frustrati: volevano di più. NOI volevano di più.E il di più è arrivato.

Così  ecco  la fase del “visto che si può”…. una esplosione di colori. Una inondazione di dati. Allarmi da tutte le parti. Grafici e sottografici.
Lo schermo di un HMI somigliava di più a una tela per pittori postmodernisti  che a un valido strumento di controllo.

Il risultato? Spesso grande confusione da parte degli operatori che sono letteralmente sopraffatti da questa invasione di dati, colori, informazioni, dati.

HMI tradizionali = + incidenti  + situazioni anomale

Ecco cosa dice uno studio della  Nova Chemicals and ASM® Consortium

Un “High Performance HMI” permette una risoluzione la risoluzione di situazioni anormali del 96%.
Un HMI tradizionale invece permetteva una risoluzione nel 70% dei casi. Quasi il 30% in meno!

Non solo.

Se scatta un allarme qualcosa è già successo. O sta per succedere. In quel momento, il tempo è rosicato.
Con un HMI ad alta performance il tempo di risoluzione  è risultato in media di 10 minuti. In caso di un HMI tradizionale, quasi in doppio.

Che cosa è un High Performance HMI

E’ un HMI la cui progettazione segue poche semplici regole: le regole del buon senso.

Il punto di partenza è fare in modo che dati, colori , grafici siano un aiuto all’operatore e una distrazione. Quindi ecco alcune indicazioni di base:

  • uso del colore: negli HMI che vedo nelle fabbriche trovo ancora tanto giallo, rosso, arancione utilizzati in situazioni non di allarme. Inoltre troppi colori, magari della stessa gamma come blu/verde, confondono l’occhio dell’operatore.  La soluzione? Ad esempio sfondi di colore neutro in cui i colori squillanti siano riservati a situazioni anomale.
  • Uso delle animazioni. Certo che si! Ma solo quando è necessario assicurarsi che un determinato evento non sfugga all’attenzione dell’operatore. Negli altri casi, NO. No ad animazioni 3 d, No a colori che virano , NO a parti di schermo  che scintillano (si, ho visto anche questo).
  • gli allarmi. troppi allarmi possono creare situazioni anomale quasi quanto nessun allarme. Ogni dispositivo, ogni fase deve avere definiti a priori quali e quanti allarmi gestire.e in che ordine di priorità. Nella progettazione di HMI occorre definire quali sono gli allarmi principali per ogni fase; definire come devono essere rilevati, individuare il modo migliore per attirare l’attenzione sulla situazione anomala da parte dell’operatore senza farlo entrare in panico. L’uso di colori saturi  ha qui il suo posto più indicato. Si, qui un bel rosso squillante e vivido ci sta.
  • Grafici. I grafici –  si sa –  rendono più leggibili i fenomeni sotto controllo. Sicuramente di pià di una sfilza di record.  Anche qui, però , attenzione al numero dei grafici e alla loro leggibilità. Alle scale negli assi. Alle legende e ai colori (anche qui!)

Come sono i vostri HMI in fabbrica? Si leggono  a colpo d’occhio? Sono a prova di distrazione o distraggono?

denise valerio

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