Innovazione

Case study: ottimizzare l’ampliamento della linea produttiva nel settore alimentare senza (quasi) fermo macchina è possibile

Ottimizzare l'ampliamento della linea produttiva nel settore alimentare senza (quasi) fermo macchina è possibile

Quando abbiamo a che fare con un progetto di automazione, qualunque responsabile della manutenzione ha il terrore di due semplici parole: fermo macchina.
Fermare la linea non è mai un’operazione semplice: significa letteralmente mettere uno stop alla produzione. In pratica, tempo e denaro che se ne vanno.
Tuttavia, per effettuare un collaudo adeguato, è inevitabile fare un fermo macchina per testare ogni componente del progetto.

Allora, come possiamo risolvere questo problema?
Come Elteco, abbiamo messo a punto una strategia operativa che riduce il fermo macchina in modo sostanziale.
Nell’ultimo progetto di automazione, all’interno di una industria del ramo alimentare, siamo riusciti a effettuare un fermo macchina minimo rispetto ai giorni preventivati.

Come abbiamo fatto?
La soluzione consiste nel suddividere il programma di automazione in contenitori, o “black box”, che vengono inseriti mano a mano all’interno della linea produttiva.

Questo approccio permette di collaudare ogni parte del programma “manualmente” senza fermare l’intera linea produttiva.

Nel caso specifico, abbiamo suddiviso il programma di automazione in quattro oggetti distinti. Ogni oggetto, o “black box”, contiene una parte del programma. Abbiamo poi preso ogni singola black box e l’abbiamo inserita all’interno della rispettiva parte della linea produttiva.

Da qui, abbiamo collaudato ogni parte del programma in modalità manuale mentre la produzione continuava.

Questo metodo ci ha consentito di testare ogni componente in modo indipendente, garantendo di conseguenza un fermo macchina pari a zero durante il collaudo delle singole parti.

Una volta installati e collaudati tutti i pezzi del programma, abbiamo effettuato il collaudo dei collegamenti tra le varie “black box” durante un unico fermo macchina programmato. In questo modo, il fermo macchina è stato limitato al solo collaudo delle interconnessioni tra i vari moduli del programma, riducendo al minimo l’impatto sulla produttività.

Attenzione, però: non è tutto oro quel che luccica.

Per implementare con successo questa tecnica, occorre operare con estrema precisione e attenzione, specialmente durante il collaudo delle singole parti del programma. Ogni “black box” deve essere rigorosamente testata e verificata da tecnici con esperienza per garantire che funzioni correttamente all’interno del sistema globale.

Se state affrontando un ampliamento della nostra linea produttiva e desiderate minimizzare i tempi di fermo macchina, ecco che l’adozione di questa strategia da parte di tecnici che l’abbiano già sperimentata con successo farà la differenza.

Con la giusta preparazione e attenzione ai dettagli, potremo migliorare e automatizzare la vostra capacità produttiva senza compromettere l’efficienza operativa.

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denise valerio

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