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Automazione nella tua azienda: semplice e a piccoli passi

Primo suggerimento: rendi semplice l’obiettivo

“Togli sempre l’ultimo accessorio che hai aggiunto” , diceva Coco Chanel.

Questa frase dovrebbe essere incorniciata e messa in tutti gli uffici, aziende, fornitore, partner che si occupano di automazioni industriali.

Perchè?

Lo sai bene  anche tu: quando raccogli i vari “desiderata” da tutti i responsabili e operatori spesso ti scontri contro la “dura realtà”.  Guidare colleghi e responsabili verso una soluzione da automazione che sia giusta per la tua azienda è  a volte quasi impossibile.

Per fare questo, tu, responsabile di produzione o responsabile di manutenzione , devi avere le idee chiarissime sul risultato finale che vuoi ottenere.  Qualche anno fa era di moda un libriccino : si chiamava One minute manager.

Prendendo spunto da quello , PRIMA di iniziare a raccogliere le specifiche, dovresti essere in grado di scrivere in tre righe cosa vuoi ottenere: in pratica, un obiettivo “da un minuto di lettura”!

Le domande a cui  rispondere sono:

Perchè voglio automatizzare? Quali  sono gli aspetti che devo migliorare del mia mia produzione? Diminuire  i pezzi difettosi? Implementare la connessione  e il collegamento dei dati con il gestionale? Aumentare la produttività? Diminuire il rapporto operatore/n. macchine?

In pratica, rendi semplice l’obiettivo finale.

Questo ti servirà in ogni incontro, ogni relazione, ogni riunione di avanzamento con colleghi, responsabili e con i fornitori di automazione.: ti aiuterà ad esempio per

  • Rendere semplice le specifiche per le schermate HMI a bordo macchina (e per  rispondere a chi invece vuole millemila dati confusi e confusionari)
  • Rendere semplice  le specifiche per l’utilizzo e il controllo  delle automazioni in fabbrica da parte dell’operatore
  • Rendere semplice la raccolta dei dati da passare al gestionale

Un suggerimento: assieme a tutte le specifiche di automazione , metti anche il tuo obiettivo da UN MINUTO.

Qualunque sia il fornitore di automazione, lo aiuterai a creare un progetto di automazione pulito , essenziale, senza appesantimenti inutili. 

Alcuni esempi

Un esempio: rendere semplice un progetto di automazione è  scegliere quale linguaggio utilizzare per lo specifico progetto; meglio, poter scegliere quali parti di progetto sviluppare con un linguaggio e quale con un altro. Ecco perchè, ad esempio,  la domanda se scegliere AWL o KOP è mal posta!

Un altro esempio: un HMI ad alta efficienza  è un HMI con pochi dati facilmente leggibili e interpretabili. Non significa mettere tutti i dati, creando consunzione rallentando le decisioni da prendere (soprattutto in caso di allarme).

Secondo suggerimento: piccoli passi, sempre!

Uu suggerimento finale: fai sempre un macroprogetto di automazione, ma poi suddividi in piccoli microprogetti. Nell’automazione, nell’implementazione di innovazioni, è importante tesaurizzare a piccoli passi i risultati.

Denise Valerio

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