Da dato a informazione: come l'automazione industriale aiuta le aziende a prendere decisioni
"Ho i dati, ma adesso che cosa me me faccio?"
In quasi tutte le aziende, ormai, non puoi muovere un bullone, schiacciare un bottone, fare una qualunque operazione che quella azione “viene registrata”.
Complice anche Industria 4.0, infatti, molte aziende sono ormai sommersi dai dati.
Informazioni, non dati
Per monitorare i fattori critici di una fabbrica, però , occorre trasformare quei dati in informazioni.
Di più, occorre trasformarli in informazioni leggibili e interpretabili facilmente.
Di più ancora: devono essere dati che, una volta puliti, interconnessi, normalizzati, trasformati in informazioni, leggibili e facilmente interpretabili, permettano di prendere decisioni ad almeno due livelli:
- nell’immediato e a livello produttivo come ad esempio, l’operatore di macchina che prende la decisione immediata di fermare la macchina quando viene rilevato una anomala produzione di scarti;
- a livello gestionale, quando ad esempio le informazioni da tutto l’impianto ci dicono che c’è una crescita esponenziale nel medio periodo di periodi di inattività delle macchine non compatibili con il carico di lavoro o un aumento del consumo di elettricità “inspiegabile”.
Un approccio ad una azienda guidata dai dati è ancor più necessaria ora: dopo la pandemia, molte strutture produttive stanno rimodulando i processi di produzione, rendendo le operazioni più snelle e cercando maggiori risparmi sui costi produttivi ed aziendali.
Per prendere queste decisioni, occorre essere una azienda che prende le proprie decisioni sui dati e sulle informazioni.
Ecco che interconnettere i dati che provengono dalla fabbrica e trasformarli in informazioni diventa cruciale per ogni azienda manifatturiera che voglia avere sotto mano informazioni accurate su cui basare le proprie decisioni e affrontare i punti deboli dell’area produttiva.
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